Ricorderete tutti la stucchevole vicenda del dissalatore di Ventotene durante la scorsa estate. Un contratto del 2015, la consegna dell'attrezzatura caricata su un traghetto, la nuova amministrazione comunale di Ventotene che blocca lo scarico sull'isola con un proprio atto.
Inizia così il tira e molla tra Acqualatina e Comune di Ventotene con vari ricorsi del comune al TAR in opposizione all'installazione del dissalatore. Ricorsi tutti bocciati.
Finalmente si riesce a montare il tutto ed attualmente sono in corso le operazioni per la manutenzione dell'impianto idrico di Ventotene piuttosto malmesso.
Questi i fatti, le conseguenze sono le spese legali dei vari giudizi, i costi del trasporto avanti e indietro del dissalatore, i danni reclamati dall'azienda fornitrice che lamenta mesi di ritardo nei lavori non per sua colpa. Si parla al momento di almeno 200.000 euro più i danni richiesti dall'azienda e senza considerare il prolungarsi nel tempo del rifornimento di acqua via mare, cosa certamente non molto economica.
Abbiamo richiesto dati ufficiali sulle spese, ma al momento tutto tace, solo notizie sussurrate... quello che è certo è che Acqualatina a norma di legge vorrà scaricare sul conteggio delle tariffe tutti i costi extra sostenuti o che saranno da sostenere, cosa che noi OTUC riteniamo quanto meno inopportuna se non illegittima visto come sono andate le cose. La nostra posizione è stata resa nota sin dalla scorsa estate, non ci si può accusare di non aver sottolineato le conseguenze di quanto avveniva.
Seguiremo quindi questa faccenda con attenzione, onde evitare l'ennesimo balzello sulle spalle dei (pochi) utenti che pagano regolarmente. Siamo ben a conoscenza di quanto questo discorso ci potrebbe rendere "nemici" dell'amministrazione di Ventotene, ma riteniamo di essere nel giusto in difesa degli utenti e ci muoviamo alla luce del sole, senza ricorrere a accuse varie e senza possibilità di replica che a nostro carico sono venute durante l'ultima Conferenza dei Sindaci proprio da parte del rappresentante di Ventotene.
L'Autorità per il servizio idrico e l'energia ARERA ha diramato le disposizioni per poter usufruire del Bonus Idrico nazionale per famiglie in condizioni disagiate similmente a quello elettrico e per il gas. Domande dal 1 luglio presso i comuni e i CAF autorizzati. Naturalmente questa è la teoria, in pratica mancanza di chiarezza e disposizioni precise, comuni non attrezzati, CAF neanche informati in maggioranza!!! Requisito base il basso reddito famiiare, ovvero ISEE da 8.170 euro o 20.000 se con piu di 3 figli. Sconto in bolletta di 18 mc l'anno per familiare, ovvero 50 litri al giorno, un terzo di quando il bonus in passato era gestito direttamente in provincia. Quindi... vietato lavarsi!!
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L'esigenza di tenereinformati gli utenti ci è ben presente in tempi di rapide modifiche contrattuali anche a seguito delle decisioni dell'Autorità (ARERA) che in verità non ci sembra siano molto favorevoli alle esigenze dei cittadini.
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