CONVEGNO OTUC SUL SISTEMA IDRICO •PDF• •Stampa• •E-mail•
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Il giorno 11 dicembre 2015, con inizio alle 9.30, presso l'Hotel Europa in Corso Emanuele Filiberto a Latina, l'OTUC, in  collaborazione con la Consulta Provinciale Utenti e Consumatori,ha organizzato un convegno avente per oggetto il Servizio Idrico Integrato, dal titolo  “Problemi,Sviluppo e Regolamentazione tra Autority Nazionale, Autorità d’Ambito e Regione Lazio”.

L'opportunità del convegno nasce dalle numerose novità che ultimamente si sono registrate nell'ambito del Sistema Idrico Integrato, a iniziare dalle  delibere che l’Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas e Servizi Idrici ha posto in essere e che vanno dalla perequazione e dal metodo tariffario normalizzato, all’adeguamento del deposito cauzionale, al ricalcolo delle tariffe per gli anni dal 2006 a tutt’oggi, a nuovi costi messi in bolletta, imposti dall’autorità, come costi per le comunità montane, costi per i consorzi di bonifica, costi per sostenere l’autorità d’ambito (A.t.o), costi per sostenere l’autorità Aeegsii e  altri costi…. 

Tale procedura ha provocato non poche preoccupazione tra gli utenti in quanto le bollette continuano a lievitare.  per passare poi alla nuova legge regionale n. 5/2014 sulla gestione delle acque e per finire il problema ormai improcrastinabile della morosità.

Hanno partecipato all’evento la responsabile della direzione dei Servizi Idrici presso l’Aeegsii Dott.sa Emma Maria Putzu. Nel suo intervento ha evidenziato il lavoro che l’Autorità, con grande fatica, sta facendo cercando di uniformare i criteri del servizio idrico Nazionale.

Il secondo intervento è stato riservato al Garante Regionale del Sistema Idrico Integrato nonché Presidente Regionale della Consulta Idrica, Avv. Raffaele Di Stefano, il quale si è soffermato sulla Legge Regionale sulla Risorsa idrica, appena approvata dalla Regione, con dure critiche non solo sul contenuto ma anche sulla proposta  di eliminare gli ambiti territoriali, gli A.T.O., e di creare 19 bacini d’ambito dando loro autonomia gestionale e decisionale.

Il terzo intervento è stato del Dirigente della Segreteria Tecnico Operativa dell’Ato 4 Latina, Ing. Angelica Vagnozzi, che ha  relazionato sul ruolo e i  compiti della segreteria tecnico operativa  e sul difficile rapporto con l’Autorità energia gas  e risorsa idrica in quanto l’Autorità non ha mai dato  risposte ai numerosi quesiti inviati.

Altro intervento è stato effettuato  dal dirigente del servizio legale della società acqualatina Avv. Tiziana Ferrantini la quale ha illustrato la situazione dei morosi della nostra provincia e le azioni legali che sono in atto per recuperare le somme dagli utenti che, seppur utilizzino la risorsa idrica, si ostinano a non corrispondere il dovuto.

Ultimo intervento è stato effettuato dall’Ing. Ennio Cima responsabile direzione ingegneria Acqualatina, che ha illustrato  la sperimentazione di nuove tecniche  per  risolvere la dispersione della risorsa idrica con minori costi.

Al termine degli interventi dei relatori è stata data la parola  ai cittadini presenti che hanno posto una serie di domande ai relatori.

Occorre  sottolineare come ancora una volta come, i vari sindaci dei comuni facenti parte dell'ATO4, seppur invitati direttamente e personalmente a un dibattito su temi così delicati, hanno mostrato un totale disinteresse e mancanza di rispetto verso i cittadini e le Associazioni OTUC non rispondendo all'invito e quindi non fornendo nessun apporto politico ad una eventuale azione e/o suggerimenti su come deve essere gestito questo bene prezioso e primario per la nostra vita senza appesantire le fatture per far fronte a pagamenti che nulla hanno a che vedere con l’utilizzo quotidiano della risorsa idrica. Sembra quasi che il problema non li riguardi, mentre esiste una buona parte dell'utenza che non paga le bollette per protesta o perchè le ritiene eccessivamente onerose. Il risultato è che tale morosità si ritorce a carico dell'utenza pagante che deve sobbarcarsi anche la morosità altrui.

Il presidente Villano,  chiudendo i lavori e ringraziando per la presenza gli intervenuti,  ha sottolineato come l’Autorità continua ad emanare delibere fortemente penalizzanti per noi utenti, ha contestato alla Dott.ssa Putzu come le delibere emanate dall’Autorità hanno fatto lievitare di oltre il 30% il costo dell’acqua, ha citato le numerose contestazioni che l’Otuc in qiuesti anni ha inviato all’Autorità e che ancora oggi non trovano una risposta.

Condividendo poi le perplessità avanzate dal Garante Idrico Regionale, Villano ha poi contestato alla Regione il non coinvolgimento delle associazioni dei consumatori  della Consulta Idrica Regionale e del Garante idrico Regionale sulla nuova legge regionale per la risorsa idrica,   una legge che non tutela gli utenti e spesso è in contrasto con le delibere stesse dell’Autorità.

Per ultimo è stato contestato ad Acqualatina l’eccessiva dispersione idrica pari al 60% nonostante tutti gli interventi straordinari che in questi  anni hanno effettuato.

In conclusione il presidente dell’Otuc ha chiesto all’Autorità un maggior coinvolgimento dell’Otuc di Latina nella fase di consultazione su delibere

 
RICORSO CODACONS AL CONSIGLIO DI STATO •PDF• •Stampa• •E-mail•
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Fonte: www.helpconsumatori.it   09-11-2015

             http://www.helpconsumatori.it/casa/acqua/tariffe-idriche-consiglio-di-stato-accoglie-ricorso-codacons-e-predispone-controlli/99687

 

 

Tariffe idriche, Consiglio di Stato accoglie ricorso Codacons e predispone controlli

Il Consiglio di Stato, accogliendo le tesi del Codacons, sottoporrà a verifica i criteri tariffari del servizio idrico al fine di verificare se essi reintroducano in via surrettizia il criterio “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”, previsto dal  d.lgs. n. 152 del 2006 ma abrogato dal referendum del 12 e 13 giugno 2011.

Con l’ordinanza interlocutoria n. 4745/2015 il Consiglio di Stato ha disposto una consulenza tecnicad’ufficio al fine di svolgere accertamenti sull’attendibilità e ragionevolezza tecnica della voce tariffaria inserita in bolletta e relativa alla copertura degli oneri finanziari in materia di servizio idrico integrato, approvata dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico nel dicembre 2012.

La questione nasce da un ricorso presentato dal Codacons al Tar della Lombardia, in cui si contestava la legittimità delle tariffe volte a coprire i costi sostenuti dai gestori del servizio idrico integrato, nella misura in cui esse non si limitino alla mera copertura dei costi derivanti dagli investimenti, ma inglobino nella misura forfettaria del 6% oltre gli oneri fiscali, i cd. “oneri finanziari”.

Il Consiglio di Stato, esaminati i motivi di ricorso proposti dal Codacons, si è convinto della necessità di verificare “attendibilità e ragionevolezza tecnica della voce tariffaria relativa alla copertura degli oneri finanziari – onde valutarne la conformità al vigente assetto normativo quale scaturito dall’esito referendario, non potendo tale componente tariffaria più essere improntata al criterio “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”, bensì al criterio, diverso e più restrittivo, della copertura integrale dei costi (segnatamente, per quanto qui rileva, dei costi del capitale proprio investito)” edha affidato una consulenza tecnica ad un Collegio peritale costituito da tre professori.

“Se sarà accertata l’irregolarità dell’applicazione in bolletta degli oneri finanziari, le società che gestiscono la fornitura di acqua alle famiglie saranno chiamate a restituire circa 400 milioni di euro ai cittadini, derivanti dall’illecito inserimento in fattura di una voce abrogata dal referendum. Per tale motivo il Codacons, che sarà presente con i propri esperti mercoledì all’apertura della Ctu, pubblicherà a breve sul proprio sito internet il modulo che le famiglie possono inviare al proprio gestore per bloccare la prescrizione e far valere i propri diritti, in attesa delle decisioni del Consiglio di Stato.

 
Informativa Deposito Cauzionale •PDF• •Stampa• •E-mail•
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Informativa agli Utenti: Deposito cauzionale per il servizio idrico integrato

La  Deliberazione n. 86/2013/R/IDR, così come successivamente integrata dalla  Deliberazione n. 643/2013/R/IDR , dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico  (AEEGSI),  ha introdotto la disciplina per il calcolo del deposito cauzionale versato al Gestore del servizio idrico integrato dalle utenze attive a garanzia degliobblighi contrattuali e quale forma di tutela rispetto alle eventuali insolvenze.
Per espressa disposizione dell’Autorità, l’importo del deposito cauzionale è “determinato in misura pari al valore medio per tipologia di utenza dei corrispettivi unitari dovuti per un massimo di tre mensilità di consumo medio annuo”. Per i condomini il deposito cauzionale è pari al 60% della somma dei valori dei depositi cauzionali riferiti agli utenti dell’utenza.
Il Gestore applica, al momento dell’attivazione dell’utenza, un ammontare del deposito cauzionale pari alla metà del  valore mentre la  restante parte è rateizzata in due bollette, a decorrere dalla prima bolletta utile emessa  successivamente all’attivazione del servizio.
Per gli utenti con contratti in essere al momento  dal 1° giugno 2014, il Gestore trattiene a titolo di deposito cauzionale, effettuando i relativi conguagli, le somme versate dagli utenti finali prima del 1° giugno 2014 a titolo di anticipo sui consumi o di garanzia, inoltre: 

a) qualora i conguagli debbano essere versati dall’utente finale al Gestore, gli stessi sono effettuati rateizzandoli in due bollette;  
b) qualora i conguagli avrebbero dovuto essere versati dal Gestore all’utente, gli stessi sono effettuati nella prima bolletta utile.

Come disposto dall’ Autorità, il versamento del deposito cauzionale non riguarderà gli utenti per i quali risulti attiva la domiciliazione bancaria o postale della bolletta , che rientrino nella fascia di consumo fino a 500 mc annui.
Risultano inoltre esclusi da tale obbligo anche gli utenti che fruiscono di agevolazioni tariffarie di carattere sociale di cui il Gestore sia a conoscenza.   
In caso di revoca dell’utenza e in caso di attivazione della domiciliazione bancaria o postale della bolletta, il Gestore provvederà alla restituzione del deposito cauzionale in occasione della prima fattura utile. L’importo oggetto di restituzione sarà maggiorato in base al saggio degli interessi legali.
Nel caso di utenti contrattualizzati dai precedenti Gestori, si procederà ad effettuare il conguaglio del deposito cauzionale soltanto se quest’ultimo risulti effettivamente trasferito dal precedente Gestore ad Acqualatina S.p.A.  
Acqualatina S.p.A si rende disponibile a supportare gli utenti nel controllo della documentazione eventualmente prodotta. Tutte le informazioni possono essere comunque richieste  al Call Center Clienti  800 085 850  e presso gli Sportelli Territoriali o consultate sul sito www.acqualatina.it.  
I testi delle deliberazioni dell’Autorità dell’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico nn° 86/2013 e 643/2013 sono
scaricabili dal sito www.autorita.energia.it, selezionando “Servizi Idrici” tra le voci “Operatori”.

 
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